Giorno 15 dicembre si è tenuto su piattaforma zoom il webinar sul tema ‘’Figli delle App : la Generazione Z e i nuovi codici di comunicazione in rete”. Al centro del dibattito lo sviluppo delle nuove tecnologie e l’influenza che queste hanno nelle nuove generazioni.
Il Webinar ha avuto il piacere di essere Introdotto e Coordinato dal Consigliere Nazionale SO.SAN Mauro Bianchi.
La presentazione è stata caratterizzata da vari interventi. Il Professore Francesco Pira, autore del libro, ha introdotto l’argomento parlando del cambiamento delle tecnologie e delle conseguenze di queste sugli adolescenti. Sono state messe in evidenza le fragilità dei ragazzi, che, ormai, utilizzano le tecnologie come unico contatto con l’esterno, aumentando sempre di più l’incomunicabilità con gli adulti ed è stato evidenziato come si assiste sempre di più ad una democratizzazione del privato. Tutto ciò che noi facciamo, infatti, rischia di essere messo in primo piano sui social. Ciò che si evince, dagli studi, è la formazione di un’‘’Emergenza Educativa’’ che può essere superata solo educando i ragazzi ad un uso consapevole della tecnologia, sia da parte della scuola che da parte dei genitori.
Un secondo intervento è stato fatto dalla Dottoressa Filomena Labriola, pedagogista che si occupa anche di apprendimento digitale. Fa parte dell’AMP, ed è proprio con questa associazione che ha fatto le sue maggiori ricerche. Uno di questi studi ha messo evidenza gli atteggiamenti dei genitori nei confronti della tecnologia. Atteggiamenti che si dividono in: Atteggiamento Permissivo, Proibizionista (il più pericoloso) e Investigativo (lasciar fare ma poi spiare). Dai suoi studi è emerso che esistono due tipi di percorsi attuabili che hanno 2 dimensioni diverse: Dimensione socio – politica digitale e Dimensione della responsabilità che creano la competenza digitale dalla quale non si può scappare. Il digitale, però, deve diventare una zona franca da affrontare, deve stabilire dei percorsi da seguire, attraverso cui i ragazzi possono avere delle risposte non giudicanti ma motivanti, solo così il digitale potrà avere dei risultati positivi.
E’ seguito l’intervento del Pediatra Domenico Maddaloni, che ha sottolineato come il cervello del bambino è plasmato dagli avvenimenti quotidiani. Ci sono alcune soluzione attraverso cui un genitore può evitare il contatto precoce del bambino con la tecnologia, pratiche attraverso cui il genitori può passare del tempo con il proprio figlio, come ad esempio la musica, i massaggi infantili e il gioco, che portano benefici allo sviluppo dei bambini che rischiano di passare in secondo piano con lo sviluppo di queste tecnologie. Il pericolo in cui si incorre è quello di sottrarre spazio alla relazione con il genitore, la formazione di uno stile di vita sedentario la perdita dell’equilibrio psicofisico. Un’altra via possibile potrebbe essere quella di appassionarsi alle pratiche tradizionali, natura, gioco, lettura, solo così il bambino saprà anche utilizzare le nuove tecnologie senza essere sopraffatto.
Infine l’avvocato Simone Mariani ha sottolineato come nel tempo si sia ribaltato il senso della riservatezza. Si è passati, dall’oscuramento dei dati, alla troppa trasparenza, che porta spesso ad una perdita della propria privacy. Aumentano i casi illeciti da parte dei minori, troppo influenzati da tutto ciò che vedono all’interno dei social e di internet, aumenta il cyberbullismo e la violenza nei confronti dei pari.
Io Webinar è’ stato un occasione per parlare di un argomento ormai molto diffuso e sempre più in espansione, di dibattere ed esprimere le proprie idee, ma soprattutto un occasione per stare insieme anche se lontani.
La presentazione si è conclusa con delle curiosità da parte dei partecipanti e il saluto e gli auguri di buon natale da parte del presidente SO.SAN Salvatore Trigona.