L’Associazione di Solidarietà Sanitaria dei Lions e il Pronto Soccorso Psicologico Italia

So.San e PsP  rilanciano la collaborazione con un progetto di formazione sui territori

I Presidenti delle due associazioni Francesco Pira e Mariano Indelicato hanno annunciato per settembre percorsi per garantire più servizio alla popolazione indigente. Il 65% dei pazienti che si rivolge al medico di base ha un problema psicologico.

 

In un incontro, programmato da tempo, svoltosi tra il presidente della So.San, Prof. Francesco Pira, e il Presidente del Pronto Psicologico Italia, Prof. Mariano Indelicato, teso a rilanciare la convenzione firmata due anni fa tra le due associazioni di volontariato, si è deciso di avviare fin dal prossimo settembre una serie di corsi di formazione per Operatore di Pronto Soccorso Psicologico, da tenersi in tutto il territorio nazionale, in modo che i due enti insieme possano offrire alla popolazione indigente un ulteriore servizio assistenziale.  Attualmente le richieste di servizi di carattere psicologico sono in forte aumento poiché, da subito dopo la pandemia legata la Covid 19 si sono diffuse e slatentizzate nuove e vecchie patologie. Da alcune stime le richieste per crisi di carattere psicologico negli ultimi anni sono passati dal 42% al 60%.   Le ricerche sviluppate da uno studio condotto dal Pronto Soccorso Psicologico pre covid indicavano che, in base agli indici Istat ed  epidemiologici,  che il 33% della popolazione incorre ogni anno in disturbi di carattere psicologico.  Altri studi condotti dall’ordine dei medici indica che il 65% dei pazienti che si rivolge al medico di base non presenta un problema medico ma solo e semplicemente psicologico. Tutti questi dati indicano quando sia necessario un servizio che possa rispondere alle esigenze del benessere psicologico.

“Il motivo che ci ha spinto a sottoscrivere il protocollo con il PSP Italia – ha dichiarato il Presidente nazionale So.San Odv Prof. Francesco Pira – è legato alle sollecitazioni che ci arrivano da tutta Italia, ma soprattutto dal sud, ad avere presidi di ascolto e di dialogo. C’è una situazione di fragilità soprattutto tra i più giovani e gli anziani che ci spinge a fare ogni sforzo per venire incontro alle richieste di chi non può permettersi un’adeguata assistenza. La nostra idea è di avere nei centri So.San anche dei punti PsP per dare risposte adeguate”.

Il Prof.Mariano Indelicato Presidente del PsP alla fine dell’incontro ha ribadito “di essere felice di intraprendere nuovi progetti con la So.San con la quale in questi ultimi due anni abbiamo collaborato mettendoci a disposizione della stessa associazione per qualsiasi esigenza. Di essere altresì contento di poter onorare la memoria dell’allora presidente Dott. Salvatore Trigona che credeva fortemente in questa intesa e collaborazione e di essere onorato di collaborare con l’attuale presidente Prof. Francesco Pira  che da Vice presidente della So. San ha introdotto il Pronto Soccorso Psicologico all’interno della stessa”.

 

L’emergenza Covid non ha fatto altro che far aumentare queste esigenze. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto Piepoli per il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP),  la percentuale di cittadini che in questo periodo ha avuto la necessità di ricorrere all’analisi è passata dal 40% al 62%. Bisogno che si raddoppia per chi vive in coppia, rispetto a chi convive con un intero nucleo familiare. Per i single, invece, questa necessità aumenta del 12% . In generale, sono le donne e i giovani, più degli uomini adulti, a ritenere che serva uno psicologo per superare questa fase. Il Pronto Soccorso psicologico,  attraverso i suoi servizi immediati e in WalK Inn, avvalendosi delle strutture della SO.San può essere un valido supporto in particolare per la popolazione che ha difficoltà ad avere accesso alle cure sanitarie. A tal fine, vi è la necessità di avere personale fortemente specializzato e motivato per questo tipo d’interventi. Infatti, il terapeuta può essere una “guida”, che deve condurre il paziente fuori da un paesaggio pericoloso e, nello stesso tempo,  un “facilitatore”, che lo aiuta a sbloccarsi e a iniziare il cambiamento, inizio che lo porterà il paziente alla risoluzione del problema.

 Da queste esigenze precise nasce questa nuova fase dell’intesa So.San- PsP.